Apple a OpenAI: ti pago in visibilità!

Apple a OpenAI: ti pago in visibilità!

Quante volte abbiamo letto la frase “ti pago in visibilità” su internet? Ci sono addirittura dei gruppi dedicati, nei quali girano screenshot di improbabili proposte di lavoro, o peggio, proposte che arrivano da influencer, che per avere un prodotto o un lavoratore gratis pagano in “visibilità“.

Stando ad un recente report, però, pare che questa visibilità valga molto, soprattutto se a proporla è Apple.

Non si sanno, perché non sono ovviamente pubblici, gli accordi tra Apple ed OpenAI per portare ChatGPT su decine di milioni di dispositivi con le nuove funzionalità AI inserite in iOS 18, iPadOS 18 e MacOS Sequoia, ma delle fonti interne che hanno voluto rimanere anonime pare abbiano dichiarato che Apple non tirerà fuori un centesimo per le richieste che arriveranno dai propri dispositivi.

Tanti analisti si sono chiesti il perché di questo accordo, che se si rivelasse vero, sarebbe un vero colpo gobbo da parte di Apple, ed hanno fatto qualche ipotesi.

Anzitutto si dà quasi per certo che le query a ChatGPT siano limitate, per lo meno per i free user. Questo vuol dire che si, potete utilizzare ChatGPT, ma con un tot di interazioni al giorno, che potrebbero corrispondere con la quantità che si ha già oggi utilizzando il servizio da utenti non paganti.

Sappiamo già che iOS 18 e company permetteranno di utilizzare ChatGPT tramite Siri, ad esempio, senza la richiesta una qualsivoglia iscrizione, ma anche che gli utenti premium potranno collegare il proprio account per accedere alle funzionalità più avanzate, e a limiti molto più larghi di utilizzo.

La prima ipotesi è quindi quella che per gli utenti “leggeri” non ci sarà nessun problema, ma chi inizierà a fare un utilizzo più pesante delle funzioni legate a ChatGPT verrà invogliato a sborsare la quota mensile per fare un upgrade del proprio account.

La seconda ipotesi, invece, è legata proprio al concetto di visibilità. Noi ci abbiamo scherzato su ad inizio articolo, ma come abbiamo visto nell’articolo dedicato alle novità presentate da Apple durante la WWDC, il prompt “vuoi usare ChatGPT per questa richiesta?” viene mostrato ogni singola volta che Siri o l’IA interna di Apple non può gestire quello che avete chiesto.

Questo, moltiplicato per una quantità spropositata di milioni di dispositivi, dà una visibilità a ChatGPT non da poco. Noi sappiamo di cosa stiamo parlando, ma non tutta l’utenza vive nella bolla tech che tanto ci è cara, e c’è più gente di quanta possiamo immaginare che non ha ancora mai provato l’IA, o non sa neanche come funziona. Questa visibilità, quindi, potrebbe essere ben ripagata.

Sarà veramente così? Scopriremo solo col tempo se questo accordo porterà i suoi frutti, ammesso che ovviamente sia vero.

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