L’indiscrezione odierna parla di quella che poteva essere una possibile integrazione dei sistemi AI di Meta all’interno di iOS 18.
Il problema, però, è che Apple ha ritenuto che le garanzie inerenti la privacy dei dati dei clienti non fossero sufficientemente solide.
Inizialmente l’indiscrezione era arrivata dal The Wall Street Journal e a quanto sembra i colloqui si sono svolti veramente. Il fatto è curioso perché come sappiamo bene i rapporti tra le due aziende non sono propriamente “distesi”.
Meta ha recentemente rilasciato il suo modello di intelligenza artificiale chiamato Llama 3 e proprio lui doveva essere il maggior indiziato a trovar posto “dentro” Apple Intelligence.
Evidentemente durante i colloqui non sono emerse garanzie sufficienti per quanto concerne la gestione della privacy e l’accordo non è stato finalizzato.
Come sappiamo bene la casa californiana ha stretto una collaborazione con OpenAI per integrare ChatGPT, ma onde evitare qualsiasi tipologia di problema (privacy in primis), tale utilizzo sarà facoltativo.
In poche parole saremo noi a scegliere quale modello di AI useremo sui nostri Device, proprio per questo fornire valide alternative sarà fondamentale.
Durante il WWDC 2024 lo stesso Craig Federighi aveva dichiarato che era intenzione di Apple fornire molteplici alternative ai propri clienti, lasciando intendere che anche Google Gemini potrebbe essere un’opzione in futuro.
Insomma… le porte sono aperte e mai come ora lo sono state. Le partnership spuntano fuori alla velocità della luce. Tutti interessati a partecipare a questa immensa tavolata che verrà apparecchiata nei prossimi anni.
Chi non avrebbe interesse a inserire il proprio modello di intelligenza artificiale su centinaia di milioni di dispositivi Apple?
Lascia un commento