Ormai la tecnologia ha fatto balzi da gigante. I nostri dispositivi sono dei veri e propri contenitori di vita. In essi inseriamo tutto quello che ci riguarda.
Soldi, documenti, ricordi e qualsiasi altra cosa possa far parte del nostro vivere quotidiano. La conferma di questo arriva anche dalle nuove generazioni che praticamente “vivono” e socializzano grazie al proprio smartphone.
In poche parole gli smartphone sono passati da prodotto di nicchia (destinato a pochi eletti) a quello che oggi può essere considerato un semplice accessorio del nostro outfit. La cosa bella è che questo cambiamento è avvenuto in pochissimi anni.
Intendiamoci bene, la mia è una semplice e chiara forzatura del concetto, ma pensate al grande successo che certe influencer ottengono grazie alla personalizzazione (di dubbio gusto) dei telefonini e forse il quadro vi risulterà essere più chiaro.
Proprio in virtù di queste considerazioni personali il titolo di questo articolo inizia a diventare più chiaro.
C’è da considerare anche anche ormai i produttori di smartphone non fanno più a gara a chi innova maggiormente in questo ambito. Sicuramente le nuove funzionalità IA hanno portato una ventata di aria fresca in questo mondo, ma sostanzialmente non cambiano più di tanto la vita alla stragrande maggioranza di noi (almeno per il momento).
Quello che è cambiato è sicuramente l’approccio che abbiamo con questi dispositivi. Ormai anche mia zia di 75 anni ne possiede uno che utilizza per seguire le serie tv sulla sua piattaforma preferita o per “impicciarsi” di quello che fanno i suoi amici su Facebook.
La cosa bella è che riesce a farlo con uno dei primi Xiaomi che hanno “messo piede” in Italia. Per le sue esigenze il telefono va più che bene. Anche mia mamma usa, con scarsi risultati a dire il vero, il suo vecchio iPhone 6s (rigorosamente con cover a portafoglio) per le sue attività quotidiane.
Certo… sono casi limite ma sono necessari per fotografare al meglio al situazione attuale. Ora vi farò una domanda a cui vi prego di rispondere con sincerità.
Qualcuno di voi ha notato differenze nel passaggio da iPhone 15 a iPhone 16? Oppure, per par condicio, siete rimasti sbalorditi delle nuove funzionalità del vostro Galaxy S24 rispetto al precedente S23?
Magari qualche nerdone vecchio stampo si, anche perché forse lo usa in modo diverso rispetto alla mia vecchia zia impicciona, ma voi come rispondete?
Io sono più che certo che tutti quelli che non sono in preda alla sindrome del GIUSTIFICATO ACQUISTO rifletteranno su questa cosa. Intendiamoci bene… io non ho detto che non dovete o non potete cambiare telefono ogni 6 mesi, sto solo dicendo che farlo non è più necessario.
Orami le foto belle per Instagram le facciamo anche con un telefonino di 3 anni fa, Whatsapp per il gruppo Mamme gira anche su iPhone 12 e le batterie sempre una volta al giorno dovete ricaricarle.
A questo punto del mio articolo dovrei tirare le conclusioni finali, anche perché poi diventa un gippone senza senso, ma prima devo farvi una confessione. Ho recentemente sostituito il mio iPhone 15 Pro con il nuovo iPhone 16 Pro. L’ho fatto per reale esigenza?
Sinceramente si, ma non per quella che pensate voi. Quest’anno ho cambiato iPhone solo ed esclusivamente perché mia moglie aveva un iPhone 12 che voleva cambiare e ho preferito darle il mio piuttosto che comprarne uno nuovo per lei (magari un modello meno recente).
Una sorta di passaggio “obbligato” che in un certo senso ha dato vita a questo articolo, anche perché comprare il nuovo iPhone quest’anno è utile come mangiare la finestra con la forchetta.
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