Il concept del Google Pixel 10 Pro che non avremmo voluto vedere

Il concept del Google Pixel 10 Pro che non avremmo voluto vedere

Il concept creator 4RMD ha realizzato un video nel quale immagina un design alternativo per il Pixel 10 Pro, con una barra verticale al centro del pannello posteriore che ospita le fotocamere. Il modello, ipotizzato in quattro colori (nero, argento, rosa e blu), presenta cornici più sottili, un foro più piccolo per la fotocamera frontale e uno schermo protetto da Gorilla Glass Victus 2.

Le dimensioni dello schermo aumentano leggermente rispetto alla serie Pixel 9 Pro, passando da 6,3 pollici a 6,4 pollici per il modello standard e da 6,8 pollici a 6,9 pollici per il modello XL. La luminosità di picco raggiunge i 4000 nit, superando i 3000 nit della serie attuale. La batteria del Pixel 10 Pro XL concept ha una capacità di 5300mAh e supporta la ricarica rapida a 45W.

La barra verticale delle fotocamere posteriori include, dall’alto verso il basso, una fotocamera grandangolare da 64MP con miglioramenti per la fotografia in condizioni di scarsa illuminazione, una fotocamera ultra-grandangolare da 64MP e una nuova fotocamera teleobiettivo da 64MP con zoom 50x.

Come nella realtà, il Pixel 10 Pro e il Pixel 10 Pro XL saranno alimentati dal processore Tensor G5, realizzato con processo produttivo a 3nm di TSMC. Il Tensor G5 sarà il primo chip Tensor progettato interamente da Google, consentendo all’azienda di implementare funzionalità esclusive per i suoi prossimi flagship.

Il video è realizzato davvero molto bene, e ci congratuliamo con l’autore per il dettaglio e l’impegno infuso in un’opera del genere, ma quel camera bump è assolutamente atroce, sia esteticamente che a livello funzionale.

Uno smartphone disegnato in questo modo, poggiato sul tavolo, rischia di rigirarsi come una tartaruga (esageriamo, però il concetto è chiaro) o per lo meno oscillerebbe tantissimo.

Un altro ostacolo tecnico sarebbe la ricarica wireless, letteralmente impossibile da implementare. Insomma, bel concept, ma poco realistico. Le specifiche tecniche, però, un po’ ci hanno fatto sognare, ed un concept d’altronde serve proprio a questo.

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