Google spende miliardi per mantenere Android competitivo rispetto ad iOS di Apple

Google spende miliardi per mantenere Android competitivo rispetto ad iOS di Apple

Durante il processo antitrust USA contro Google, è emersa la strategia dell’azienda di condividere i profitti derivanti dalle ricerche con produttori di smartphone Android e operatori di telefonia mobile. Questa pratica, secondo quanto riportato da Bloomberg, ha lo scopo di mantenere l’ecosistema Android competitivo rispetto ad iOS ed iPhone di Apple. Jamie Rosenberg, un dipendente di Google dal 2010, ha testimoniato che la competizione tra Google e Apple è “estremamente intensa”, nonostante Google paghi ad Apple ingenti somme per essere il motore di ricerca predefinito su Safari. Questi fondi, ha spiegato Rosenberg, vengono utilizzati per supportare e promuovere prodotti Android, incluso il pagamento di aggiornamenti di sicurezza costosi, fungendo da “meccanismo di rafforzamento” per gli incentivi dei partner di Google.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha cercato di dimostrare che i pagamenti di condivisione dei ricavi non erano necessari, sottolineando che Google potrebbe utilizzare il denaro guadagnato dal 15%-30% delle entrate derivanti da pagamenti in-app raccolti dal Play Store. Rosenberg ha ammesso che Google non obbliga le aziende che ricevono questi pagamenti a rivelare come vengono utilizzati i fondi, ma ha anche affermato che le entrate del Play Store potrebbero non essere utilizzate per sostenere l’ecosistema Android. Ha inoltre suggerito che l’efficacia del Play Store nel generare profitti non sia direttamente collegata al successo di Android come piattaforma.

Infine, sempre Rosenberg, ha rivelato che Google ha di recente apportato modifiche al suo programma di condivisione delle entrate, riducendo i pagamenti agli operatori di telefonia mobile ed incentivandoli a vendere un maggior numero di telefoni Android. Ha anche discusso di un accordo del 2020 con Samsung, suddiviso in tre parti: ricerca, servizi e marketing, con quest’ultimo che richiede a Samsung di utilizzare Google come motore di ricerca predefinito. Tutti questi accordi, ha dichiarato Rosenberg, puntano a rendere i dispositivi Android più competitivi rispetto a quelli con iOS.

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