Recentemente, un gruppo di importanti operatori di telecomunicazioni europei, tra cui Google, Vodafone, Deutsche Telekom, Telefónica e Orange, ha inviato una lettera alla Commissione Europea con una richiesta significativa riguardo iMessage di Apple. Chiedono infatti che il servizio di messaggistica di Apple sia classificato come “servizio core” (o “fondamentale”) ai sensi del Digital Markets Act (DMA), una normativa che definisce i servizi online centrali nel mercato interno come quelli con un forte impatto e difficili da sostituire, essendo anche un punto di accesso cruciale per le aziende nel raggiungimento dei consumatori.
La motivazione dietro questa richiesta sottolinea che attualmente iMessage, essendo disponibile solo per gli utenti Apple, limita le aziende nella comunicazione con i clienti, costringendole ad affidarsi agli SMS tradizionali per coloro che non possiedono dispositivi Apple. La Commissione Europea ha già indicato che, sebbene iMessage non sia un servizio a pagamento diretto, contribuisce comunque al reddito di Apple, poiché è preinstallato su tutti i suoi dispositivi e aiuta ad espandere il suo ecosistema.
Se iMessage venisse designato come “servizio core”, Apple sarebbe obbligata a renderlo interoperabile con altre app di messaggistica, permettendo così alle aziende di inviare messaggi arricchiti a tutti i clienti, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Questo sviluppo segue un dibattito precedente riguardante la legislazione DMA, in cui Apple e Microsoft avevano già discusso riguardo al ruolo di iMessage e Bing, sostenendo che non dovrebbero essere considerati come “gatekeeper” ai sensi del DMA.
Insomma, qui nel vecchio continente pare le stiamo provando tutte per inimicarci Apple. Chissà se tra qualche tempo non saremo obbligati ad importarli dagli USA, questi iPhone.
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