Ha fatto incredibile scalpore il tweet di un utente francesce chiamato Fab che ha pubblicato un paio di giorni fa un video nel quale si vede una cosa a dir poco sconvolgente: aprendo la mappa in Assassin’s Creed Odyssey (il mio preferito NdR) appariva una sorta di popup pubblicitario che invitava a comprare il nuovo capitolo dell’omonimo titolo con il 20% di sconto, rallentando di fatto l’apertura della suddetta mappa che, diciamocelo, già non è un’operazione di base molto veloce.
Il semble qu'Ubisoft expérimente la publicité en jeu chez certains utilisateurs (Xbox et PS).
— Fab ✨ (@Fab_XS_) November 23, 2023
Vous êtes au milieu de votre jeu, accédez à la pause ou à la Map et vous avez pendant 3sec. une pub pour un autre jeu qui s'affiche. Suffisant pour désinstaller ? 😅 pic.twitter.com/m5S4rEXas5
Con la bellezza di 2.4 milioni di visualizzazioni al momento della stesura di questo articolo, il tweet ha fatto ovviamente il giro del mondo tra commenti indignati su twitter ed outlet specializzati che ne riprendevano la notizia.
Tra questi, spicca ovviamente The Verge, che con il suo potere mediatico ha fatto svegliare la software house francese che finalmente ha commentato l’accaduto con un “Si è trattato di un errore tecnico che abbiamo risolto non appena ne siamo venuti a conoscenza”. Come la stessa testata si è augurata, speriamo che questo errore tecnico non si ripeta mai più, e che sia servito da monito a chiunque voglia implementare un sistema così invasivo di pubblicità integrato in un gioco che, lo ricordiamo, viene venduto a prezzo pieno.
We have been made aware that some players encountered a pop-up message in-game while playing certain Assassin’s Creed titles yesterday. This was the result of a technical error that has now been fixed.
— Assassin's Creed (@assassinscreed) November 24, 2023
Our intention was to display a promotion for Assassin's Creed Mirage as part…
Ubisoft però non è nuova a sperimentare questo tipo di cose, già in passato voleva buttarsi su quella bolla ormai definitivamente scoppiata degli NFT, tornando poi indietro sui propri passi dopo l’incredibile ripercussione che utenti a dir poco arrabbiati da tutto il globo hanno tirato su contro la software house.
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