Gli importantissimi cambiamenti in atto riguardanti l’App Store in Europa, costringono il nostro povero Phil Schiller a qualcosa come 80 ore lavorative settimanali.
I più avvezzi al mondo Apple ricorderanno bene che negli ultimi anni Schiller si era leggermente defilato dai suoi ruoli istituzionali, il tutto per dedicarsi a progetti personali.
Negli ultimi tempi, però, le cose sembrano decisamente cambiate. Un interessantissimo articolo del The Wall Street Journal mette in evidenza (in modo superlativo ndr) l’importanza della figura di Schiller all’interno dell’azienda californiana.
Il buon Phil viene rappresentato come una sorta di sergente di ferro in grado di rispondere tempestivamente a mail e chiamate a tutte le ore, sia del giorno che della notte.
Una persona super operativa in grado di testimoniare nel processo Apple contro Epic, parlare con i media per le recenti modifiche di iOS 17.4 e magari trova anche il tempo di cucinare una buona lasagna nella mensa aziendale di Apple a Cupertino.
Tornando seri, Schiller è un dirigente vecchio stampo… uno cresciuto a pane e Jobs e che con il fondatore di Apple ha creduto sin da subito nell’importanza di uno store in grado di portare app di terze parti sui propri dispositivi.
Anche l’attuale CEO di Apple considera Phil Schiller un vero e proprio punto di riferimento quando si parla di App Store e tutto quello che ci ruota intorno.
Ma arrivati a questo punto dell’articolo la domanda che tutti noi ci stiamo ponendo è… “quanto prenderà di straordinari in busta paga?”. Una domanda che troverà risposta solo nel prossimo bilancio della casa californiana.
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