Ieri è stata rilasciata la terza beta di iOS 18.1, versione di cui non vi abbiamo parlato semplicemente per il fatto che tutto quello che porta non è utilizzabile da noi, che viviamo in Europa, e comunque non abbiamo l’inglese come lingua principale.
Tra le varie novità aggiunte ad Apple Intelligence, troviamo la sintesi delle notifiche, gli sticker che ora funzionano anche inline, ma soprattutto un nuovo tool chiamato Clean Up, che fondamentalmente è la gomma magica che già usiamo ormai da anni su altri smartphone concorrenti.
La funzione, che permette di eliminare oggetti indesiderati dalle foto, può essere utilizzata direttamente dall’app della galleria, risparmiandoci quindi di utilizzare app di terze parti (che esistono da anni, anche su iOS stesso).
Una particolarità che è emersa facendo qualche prova, è stata scoprire che Apple marchia le foto modificate con dei dati EXIF, come mostrato nella foto in basso.
Questa cosa fa parte di uno sforzo più ampio di rendere l’IA un minimo etica, con indicazioni chiare su cosa è stato effettuato ad esempio su una foto, o su un testo.
I dati EXIF vengono trasportati anche con la condivisione su iCloud o AirDrop delle foto, ma spariscono nel momento in cui si utilizzano app come Whatsapp o Telegram, ad esempio, dato che nel processo le suddette vengono modificate, pulite, e ridotte nella dimensioni.
Toccherà ad Apple trovare un modo per conservare i dati EXIF anche con condivisione verso terze parti, sperando che la stessa non sia un watermark visibile sulla foto.
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