Ormai è abbastanza certo che Apple, per alcune funzionalità di Intelligenza Artificiale che verranno inserite su iOS 18, è in discussione sia con Google, per il suo Gemini, che con OpenAI, per ChatGPT.
Questi due player saranno fondamentali per rendere Siri più intelligente, e soprattutto per i loro preziosi modelli di linguaggio che verranno utilizzati per le funzioni generative.
In Cina però, non è così semplice. Il Wall Street Journal ha riportato infatti che Apple ha avuto colloqui anche con Baidu per utilizzare i suoi modelli atti a gestire le richieste di IA per i clienti in Cina, dove le leggi richiedono che i modelli siano approvati dal governo cinese prima del loro utilizzo.
Finora, l’organo regolatore cinese ha approvato oltre 40 modelli, inclusi l’Ernie Bot di Baidu, mentre Gemini non ha l’approvazione e l’accesso a Google Search è addirittura bloccato nel paese, rendendo Google praticamente assente in Cina. Anche ChatGPT di OpenAI non è disponibile in Cina.
Al momento, non si ritiene che Apple abbia finalizzato accordi con alcun fornitore per l’intelligenza artificiale generativa, ma le trattative sono in corso e si prevede che verranno necessariamente concordate prima della WWDC a giugno.
Si prevede che iOS 18 includerà numerose funzionalità potenziate dall’IA, con alcuni compiti gestiti direttamente sul dispositivo e altri affidati a modelli di backend eseguiti nel cloud, per i quali entrerebbe in gioco l’uno o l’altro gestore.
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