In un periodo storico in cui il diritto alla privacy ha sempre più importanza, l’odierna notizia arriva come un fulmine al ciel sereno. In verità neanche troppo ma analizziamo i fatti.
Un interessantissimo articolo di Wired spiega per filo e per segno i risultati di una delle indagini giornalistiche più complesse degli ultimi tempi. Per ottenere certi dati i colleghi americani hanno avuto accesso a documenti della polizia, una nota della Casa Bianca e anche una lettera inviata dal senatore americano Ron Wyden.
Le prove ci sono
Insomma… le prove non mancano. La lettera del senatore Wyden ha una rilevanza piuttosto importante visto che la stessa rappresenta una richiesta diretta che lo stesso senatore formula al dipartimento di giustizia. La richiesta è decisamente chiara.
Verificare l’esistenza di un programma segreto di sorveglianza governativa gestito dal governo degli Stati Uniti ed eseguito dalla compagnia di telecomunicazioni AT&T.
Secondo l’articolo di Wired i federali hanno monitorato, ascoltando le loro chiamate e violando la loro privacy, milioni di cittadini americani per oltre un decennio. Il tutto avveniva tramite la creazione di un programma clandestino chiamato DAS (acronimo di Data Analytical Services).
Sono andati avanti per anni
La cosa interessante era che tali monitoraggi non riguardavano solo potenziali criminali, ma anche le loro famiglie, i loro amici e moltissime altre persone che non erano sospettate di nessunissima attività criminale. Insomma, un Grande Fratello Orwelliano su vasta scala.
Ovviamente l’attività di “spionaggio” avveniva tramite le infrastrutture di AT&T, che poco poteva fare se non concedere il pieno aiuto alle autorità federali. Il DAS, inizialmente nato per monitorare le attività inerenti il traffico di droga, è andato avanti indisturbato per oltre un decennio.
Interrotto nel 2013, sotto la presidenza Obama, è stato successivamente ripreso sotto quella di Trump. Interrotto nuovamente nel 2021 è stato recentemente riportato in vita anche dal Presidente Biden.
Milioni e milioni di dollari finanziati dalle varie amministrazioni per portare avanti, alle spalle di ignari cittadini, quello che sembra uno dei più massicci piani di spionaggio di tutti i tempi.
Insomma, per gli amici complottari un vero e proprio paradiso di file e scartoffie da analizzare con “piacere”per anni. Decisamente meno piacevole per tutti quelli che hanno visto la loro privacy gravemente violata e che in qualche modo ne hanno pagato, o ne stanno pagando, le conseguenze.
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