Quanto ci piacciono i video
Come sempre la conferenza si apre con quello che ultimamente sembra riuscire meglio dalle parti di Cupertino. Stiamo ovviamente parlando dei fantastici video di presentazione che di anno in anno migliorano sempre più e che ormai sono dei piccoli capolavori.
Finiti i ghirigori ecco “salire sul palco” tutti i nuovi prodotti che via via vengono presentati in pompa magna dai vari responsabili settoriali. Nuovi iPhone 16, Apple Watch Serie 10 e AirPods di quarta generazione.
Insomma… tanta bella ciccia sul fuoco che metterà a dura prova il plafond delle nostre carte di credito.
Apple Intelligence l’avevamo già vista a inizio estate, ma perché non buttarla dentro giusto per creare del sano hype in tutti quei paesi che non la vedranno per diversi mesi?
Ma passiamo ai veri protagonisti di questo evento.
Ecco i nuovi iPhone 16 in tutto il loro splendore
Cambiare poco per cambiare molto sembra il motto di questa nuova generazione di iPhone 16.
iPhone 16
Iniziamo subito con il modello entry level della nuova famiglia di iPhone. Confermate le due versioni, una standard da 6.1” e una Plus da 6.7”. Niente novità in questo senso.
Gli iPhone 16 erediteranno l’Action Button direttamente dalla serie iPhone 15 Pro, tasto personalizzabile con varie funzionalità programmabili come shortcuts, apertura app, torcia, o funzioni legate direttamente ad app di terze parti.
Confermata anche la presenza del Camera Control, a nostro modo di vedere la vera novità di questi modelli. Il nuovo “tasto” è pensato per comandare le funzioni della fotocamera con un semplice sfioramento, come lo zoom.
Il tasto può essere anche usato come una sorta di “google vision”, che scatta una foto e la dà in pasto a Apple Intelligence, che darà informazioni riguardo a cosa si è inquadrato in quel momento.
Il tasto funziona anche in combo con app di terze parti, come Google Shopping o ChatGPT. Inutile specificare che il Camera Control agisce anche da pulsante di scatto, che può essere utilizzato per catturare foto o iniziare la registrazione di video tramite una pressione prolungata.
Il nuovo chip A18 promette faville, ed ovviamente è ottimizzato e pensato per le funzioni di Intelligenza Artificiale. Verrà montato sui modelli base di iPhone 16, e gestirà tutto il carico di lavoro che questi nuovi smartphone andranno ad affrontare per via dell’IA.
Il processo produttivo a 3 nanometri permette più velocità e meno consumo energetico, rendendolo il miglior processore di Apple ad oggi mai montato su un iPhone base.
La GPU integrata permette di avere prestazioni che arrivano fino al 40% in più rispetto ad iPhone 15, consumando il 35% di energia in meno. Notevole.
Craig ci ha poi fatto il solito pippone su Apple Intelligence, che salteremo a piè pari dato che sappiamo già come funziona, ne abbiamo parlato più volte, e soprattutto non arriverà in Europa per parecchio tempo.
Una novità però c’è stata: la conferma che il 2025 sarà un anno molto lungo, dato che a quanto pare l’Italia non è proprio stata presa in considerazione neanche nella voce “Next Year“.
Per quanto riguarda le fotocamere, troviamo una principale da 48MP, che utilizza il Pixel Binning per creare foto da 12 o 24 MP, che può anche agire da teleobiettivo 2x da 12MP.
La seconda fotocamera è invece una ultrawide da 12MP con autofocus che permette anche fotografie macro per la prima volta su un iPhone base.
Arriva ovviamente anche la conferma del nuovo design del comparto fotografico. Si torna a un layout verticale che avevamo già visto in altri modelli di iPhone meno recenti, che permetterà di girare video spaziali da poter riguardare con il Vision Pro.
Il nuovo chip A18 è molto potente, ed Apple sa benissimo che il contenimento delle temperature è importante. Per questo motivo è stato introdotto un nuovo design interno che permette una migliore dissipazione del calore, e che garantisce quindi meno throttling e prestazioni migliori durante il gaming.
Tutto ciò aiuta anche la durata della batteria, che Apple promette essere molto migliorata rispetto al passato.
Per iPhone 16, lo spazio di archiviazione partirà da 128 GB. La gamma di colori sarà così composta: nero, bianco, rosa, verde acqua e blu oltremare, e saranno disponibili dal 20 settembre.
iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max
Passando ai Pro possiamo dirvi che ci sono state alcune rifiniture al design. In questo caso le cornici ancora più sottili hanno permesso ai display dei modelli Pro di arrivare fino a 6.3″ e 6.9″ di dimensioni.
Muniti di chip A18 Pro, una versione riveduta e potenziata dell’A18, gli iPhone 16 Pro vedono gli interni ridisegnati alla stessa stregua dei fratelli più piccoli, con una dissipazione migliore per evitare surriscaldamenti indesiderati.
Ma gli A18 Pro non servono solo per Apple Intelligence o per far girare i giochi, ma anche per portare le capacità fotografiche degli iPhone 16 Pro ad un nuovo livello.
La nuova Fusion Camera da 48MP permette di scattare foto incredibili, con zero shutter lag ed una qualità superiore a qualsiasi altro smartphone (a detta di Apple).
Lo stesso vale per la nuova ultrawide da 48MP, che permette di scattare foto dall’ampio angolo di visione molto più naturali e definite rispetto al passato, e di aumentare in maniera incredibile anche la qualità delle fotografie macro.
Chiude il cerchio la fotocamera zoom 5x da 12 Megapixel, che stavolta è presente su entrambi i modelli, sia Pro Max che Pro, che conquista la nuova lunghezza focale a differenza del modello dello scorso anno.
Sono stati introdotti anche degli stili fotografici alimentati dall’IA, anche se non è stato specificato se fanno utilizzo di Apple Intelligence o meno, il che fa la differenza per noi che potremmo non vedere questa funzionalità fino al duemilamai.
Per quanto riguarda la cattura video, Apple ha tirato fuori un valore davvero spacca mascella: la possibilità di girare video in 4K a 120 fps, che permettono di catturare slow motion incredibili, o filmati ultra fluidi.
Chiamata Cinematic Slow Motion, questa funzionalità sarà la festa dei videografi di tutto il mondo.
Grazie ad un rack di microfoni migliorato, è possibile utilizzare un’altra funzione esclusiva chiamata Audio Mix, che permette di separare direttamente on device l’audio di sottofondo dal parlato nei video, permettendo dei mix audio che sarebbero stati impossibili da effettuare in passato.
Gli iPhone 16 Pro partiranno da 128 GB, e gli iPhone 16 Pro Max invece da 256 GB, e saranno realizzati in Titanio, come i precedenti modelli. I colori saranno Titanio Naturale, Titanio Nero, Titanio bianco, ed il nuovo colore Titanio sabbia, e saranno disponibili a partire dal 20 settembre.
Un bel 10 in pagella per Apple Watch
Altro attesissimo prodotto (è proprio il caso di dire che non vedevamo l’ora di vederlo) è sicuramente Apple Watch. Giunto alla sua decima generazione, Apple Watch è oggi un prodotto maturo che si presenta con un design “completamente” rinnovato.
Apple Watch Serie 10
Si inizia con la presentazione dei nuovi Apple Watch Serie 10, ridisegnati e reingegnerizzati all’interno, montano un nuovo layout dei componenti, come gli speaker, che ora sono molto più potenti e permettono addirittura di ascoltare contenuti multimediali direttamente dal watch.
Il nuovo design include cornici più sottili ed uno schermo più ampio, nonché una visibilità migliore ad angolazioni maggiori.
Il nuovo schermo permette anche aggiornamenti ogni secondo, anziché ogni minuto, il che comporta la possibilità di utilizzare la nuova watchface chiamata Flux, molto bella e funzionale.
I tre nuovi colori disponibili sono davvero belli, ed includono il nuovo Jet Black, Oro Rosa e Argento.
Ma non è finita qui, perché Apple Watch Serie 10 sarà disponibile anche in Titanio, più leggero dell’acciaio e più resistente, che includerà una watchface dedicata che risponderà ai movimenti del polso rendendo il tutto più brillante. I colori disponibili saranno Naturale, Oro e Ardesia.
Come previsto, arriverà la possibilità di diagnosticare l’apnea notturna, per chi sceglierà di indossare il Watch mentre dorme. La funzione arriverà comunque anche su Watch Serie 9 e Watch Ultra 2.
Apple Watch serie 10 è lo smartwatch più sottile mai rilasciato da Apple, e con il chip S10 è ancora più potente.
Apple Watch Ultra
Si è passato poi ad Apple Watch Ultra 2, per il quale sono state tessute le lodi su quello che già sappiamo molto bene, ossia che è perfetto per lo sport, per le attività outdoor, e che è eccezionale per quanto riguarda durabilità e durata della batteria.
Nessuna novità e nessun nuovo modello, quindi, per uno smartwatch che già è apprezzato di suo. Sarà però disponibile una nuova versione che ne cambia l’estetica, il (Titanio) Nero, ossia nero opaco, che lo rende ancora più aggressivo e sportivo.
Nuovo colore e nuovi cinturini, quindi, e nient’altro di importante.
Ovviamente sarà aggiornabile alla nuova versione di Watch OS dal quale prenderà tutte le novità che abbiamo già discusso nell’articolo dedicato alla WWDC.
AirPods Max e AirPods di quarta generazione
È giunto il momento di parlare di AirPods. Apple ha presentato la nuova lineup delle apprezzate cuffie, con novità su QUASI tutta la linea.
AirPods Max 2
Per quanto riguarda le AirPods Max, con grossa delusione dei fan, non ci sono state novità di sorta.
L’unica vera novità è stata la riproposizione del vecchio modello (con il vecchio processore), che però ha abbandonato la porta Lightning per un ormai obbligato passaggio a USB-C.
C’è stato comunque su tutta la linea un refresh dei colori, che sono ora viola, mezzanotte e galassia, blu e arancione.
AirPods 4
Gli AirPods 4 sono stati studiati per adattarsi a qualsiasi tipo di orecchio, e il loro design è stato studiato basandosi su decine di migliaia di sample, riproponendo l’iconico design adatto a tutti.
Il chip H2 permette ancora più qualità e funzioni, abilitando anche l’audio spaziale. Presenti anche le gesture dedicate a Siri, con la possibilità di rispondere “Si” o “No” con la testa, oltre alla possibilità di fare un tap per mettere in pausa o play la musica.
Gli AirPods saranno disponibili in due versioni: la più economica, con funzioni base, ed una versione più premium che riceverà anche la tanto attesa funzionalità di cancellazione attiva del rumore, praticamente la stessa di cui possono godere gli AirPods Pro e che regalerà a questo modello un notevole upgrade a livello acustico, rendendolo il prodotto perfetto per molti di noi, senza dover necessariamente optare per il modello di punta, che molti trovano scomodo da indossare.
Il modello premium, viene fornito inoltre di un case migliorato con funzionalità Find My e la possibilità di essere ricaricato tramite il caricatore di Apple Watch.
Adaptive Audio, invece, permetterà alle cuffie di adattarsi all’ambiente circostante, riconoscendo quando attivare la riduzione del rumore, o quando abbassare la musica quando si sta parlando con qualcuno.
Insomma, gli AirPods 4 sono seriamente gli auricolari da comprare quest’anno.
AirPods Pro 2
Gli Airpods Pro 2, quindi quelli attuali già presenti sul mercato, riceveranno molte funzionalità dedicate alla salute, come Hearing Protection, che riesce a capire e a filtrare suoni troppo alti, proteggendo i timpani da sbalzi uditivi drastici.
Un’altra funzione che è stata introdotta è la possibilità di eseguire un test di ascolto, in modo da avere un’analisi personalizzata su eventuali problemi uditivi.
L’ultima funzione di salute aggiunta agli AirPods Pro 2, sarà la possibilità di, dopo aver effettuato il test di prima, avere un aiuto uditivo personalizzato, con un funzionamento simile agli apparecchi acustici.
Nessun nuovo modello, quindi, ma un importante aggiornamento software di quello attuale.
Sconsiderazioni finali
Che conferenza è stata? Sicuramente le novità ci sono state, anche se nulla di trascendentale, ma si poteva fare qualcosa in più. Diciamocelo chiaramente, le funzionalità di intelligenza artificiale assenti nel nostro Paese, o che comunque non arriveranno subito, non sono una cosa piacevole.
I device ci piacciono, ma anche questi “puzzano” di qualcosa di già visto, specialmente iPhone che è il prodotto che risente di più del peso del tempo.
Novità puntuali per AirPods e Apple Watch, che ci sono piaciuti decisamente più degli smartphone, anche se Apple non ha rivisto completamente le lineup, ma secondo noi si è persa un po’ l’abitudine di tornare a illuminare il settore.
Si ringrazia Luca, Jacopo e Martina, elementi preziosi durante la stesura di questo lungo articolo
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