Un’azienda cinese relativamente sconosciuta, DeepSeek, sta scuotendo il mondo dell’intelligenza artificiale. I suoi modelli Janus Pro, specializzati nella generazione di immagini, promettono di rivaleggiare con giganti del settore come Stable Diffusion e DALL-E 3, ma a costi nettamente inferiori. DeepSeek ha infatti dimostrato di poter ottenere risultati comparabili ai modelli di OpenAI utilizzando chip meno avanzati e con un budget di sviluppo ridotto.
Il segreto di DeepSeek risiede nell’approccio “mixture of experts“, che attiva solo la parte di modello necessaria per un determinato compito, riducendo così i costi e il consumo energetico. Questa efficienza, unita alla natura open source del modello DeepSeek-R1, ha attirato l’attenzione di utenti e aziende, tanto che l’app DeepSeek AI Assistant è diventata l’app gratuita più popolare sull’App Store, superando persino ChatGPT.
Il successo di DeepSeek ha avuto ripercussioni anche sul mercato azionario. Nvidia, principale produttore di chip per l’intelligenza artificiale, ha visto le sue azioni calare del 17% a causa della minore domanda di chip di fascia alta. DeepSeek ha infatti dimostrato che è possibile ottenere ottimi risultati in ambito AI anche con hardware meno costoso, aprendo la strada a una maggiore competizione e a una possibile democratizzazione dell’intelligenza artificiale, tant’è che può essere liberamente scaricata e fatta girare in locale.
L’ascesa di DeepSeek rappresenta una sfida per i giganti americani dell’IA, costretti a rivedere le proprie strategie per contrastare l’avanzata di questa nuova realtà cinese. Inoltre, l’approccio efficiente e low-cost di DeepSeek potrebbe favorire lo sviluppo di applicazioni AI più accessibili e sostenibili, ed apre nuove prospettive per il futuro dell’intelligenza artificiale.
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