Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha ribadito che, per ridurre il monopolio di Google nel settore delle ricerche online, una delle soluzioni proposte è la vendita del browser Chrome. Il motivo è semplice: Chrome è considerato una porta d’accesso fondamentale al web, e liberarlo dal controllo diretto di Google darebbe a nuovi concorrenti la possibilità di creare un’alternativa più indipendente. Il governo ha inoltre chiesto altre modifiche a Google per rendere il mercato più competitivo, con un’udienza decisiva prevista nei prossimi mesi e una sentenza finale attesa entro settembre 2025.
La pressione su Chrome arriva in un momento in cui diversi attori sono pronti a farsi avanti. Tra i potenziali acquirenti ci sono nomi importanti come OpenAI, Perplexity e Yahoo. OpenAI, in particolare, ha manifestato molto interesse affermando che integrare Chrome nella propria tecnologia potrebbe migliorare i servizi offerti agli utenti. Anche Perplexity e Yahoo vedrebbero nell’acquisizione un’opportunità per espandere la propria presenza nel settore delle ricerche online, con Yahoo che punta a far crescere rapidamente la sua quota di mercato.
Se Google fosse davvero costretta a vendere Chrome, si tratterebbe di uno degli eventi più clamorosi nella storia della tecnologia. Per il momento, Google ha già annunciato che intende fare ricorso contro qualsiasi decisione definitiva contraria, ma resta il fatto che il futuro di Chrome potrebbe presto cambiare in modo radicale, modificando il panorama tech in maniera importante.
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