L’annuncio di Nintendo Switch 2 ha sollevato non poche polemiche, soprattutto riguardanti i prezzi di console e accessori, ed alcuni utenti si sono anche lamentati del fatto che la grande N obbligherà letteralmente tutti a cambiare la MicroSD che magari da anni serviva fedelmente la vecchia Switch primo modello che avuta in casa.
Il motivo per cui le MicroSD Express sono obbligatorie, però, è ben preciso: le nuove schede offrono velocità di lettura e scrittura molto più elevate, avvicinandosi alle prestazioni dell’archiviazione interna UFS della console. Questo significa che, almeno in teoria, i giochi caricati da una scheda MicroSD Express dovrebbero avviarsi alla stessa velocità di quelli installati direttamente sulla memoria interna.
La differenza tecnica tra le MicroSD classiche e le Express è sostanziale. Le prime usano un’interfaccia UHS-I con limiti attorno ai 100MB/s, mentre le MicroSD Express sfruttano lo standard PCIe 3.1, lo stesso delle moderne SSD NVMe, e raggiungono velocità fino a ben 985MB/s. Sebbene non raggiungano le prestazioni delle SD Express a grandezza standard (che superano i 3.900MB/s), si tratta comunque di un enorme salto in avanti rispetto alle soluzioni precedenti. Questo cambiamento prepara il terreno a una nuova generazione di giochi che richiederanno accessi più rapidi ai dati per garantire tempi di caricamento ridotti e un’esperienza più godibile.
L’adozione obbligatoria delle MicroSD Express è quindi una mossa che guarda al futuro. Con Switch 2 che adotta uno storage interno basato su UFS, Nintendo ha voluto evitare colli di bottiglia causati da memorie di espansione troppo lente. I primi test dimostrano notevoli miglioramenti nei caricamenti rispetto alla generazione precedente, e questo progresso è attribuibile tanto al nuovo hardware quanto alla velocità dei supporti di archiviazione.
Inoltre, l’uso dello standard MicroSD Express apre quindi la porta a ulteriori potenziamenti nei prossimi anni, con schede sempre più veloci e compatibili con la console senza necessità di aggiornamenti hardware, e fidatevi di noi se vi diciamo che è già tanto che Nintendo non abbia imposto un formato proprietario.
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