Il Now Playing di Google sta per diventare più intelligente ed utile

Il Now Playing di Google sta per diventare più intelligente ed utile

Una delle funzioni esclusive presenti in Android e disponibili solo sugli smartphone della serie Pixel, è il “Now Playing”. Utilizzando l’AI, infatti, questa funzionalità permette di lasciare il proprio smartphone sempre in ascolto, in modo tale da identificare le canzoni che vengono riprodotte nell’ambiente circostante e tracciare, di conseguenza, una lista di cosa abbiamo ascoltato distrattamente durante la giornata, con un relativamente basso impatto sulla batteria.

Sarà capitato infatti almeno una volta a tutti di dire “chissà che canzone era quella che girava in radio stamattina” quando, ormai, era troppo tardi.

Se fino ad ora questa funzione si era limitata meramente a proporci un elenco dei brani riconosciuti, pare che questa cosa stia per cambiare, stando a quanto riportato da 9to5Google.

Una nuova schermata presente in un futuro aggiornamento, infatti, ci porrà davanti a tante nuove statistiche e funzioni, proponendoci il numero delle tracce identificate ed ascoltate “distrattamente” negli ultimi 30 giorni, quanti artisti hanno contribuito a popolare la lista, la suddivisione per generi, le top 5, ecc.

Facendo un tap sulle canzoni, inoltre, ci troverà servizi di streaming in cui quella traccia è presente, delle playlist relative e radio personalizzate. Ci darà addirittura delle statistiche sugli orari in cui ascoltiamo più musica.

Sarà inoltre possibile anche definire i propri gusti mettendo like e tracciando le canzoni che più ci sono piaciute.

Non si hanno ancora informazioni su quando questo aggiornamento verrà rilasciato, ma siamo certi che durante la Google I/O che si terrà il 10 maggio di quest’anno avremo più informazioni. Potrebbe essere ad esempio una funzionalità rilasciata tramite Feature Drop (aggiornamenti periodici per Pixel che aggiungono funzioni bimestralmente, in genere) oppure potrebbero tenersela come feature esclusiva di Android 14.

Insomma, se avete un pixel, quel motivetto sconosciuto che avete in testa e che non vuole uscire, sarà ancora più semplice da identificare.

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