Sappiamo già che la controversia sul connettore lightning va avanti ormai da anni, e che l’Unione Europea ha stabilito un tempo massimo per il quale le aziende devono conformarsi allo standard USB-C se vogliono continuare a vendere prodotti nel vecchio continente, che di fatto rappresenta un mercato enorme.
Sebbene abbiamo già avuto molti rumor sul fatto che Apple si stia adattando alla questione per non perdere la possibilità di vendere a quella che di fatto rappresenta una bella fetta di profitti, pare che lo stia facendo “à la Apple”.
La porta USB-C che si presuppone verrà messa su iPhone 15, infatti, sarà limitata e controllata da Apple, che farà in modo di restringere le funzionalità a chi non utilizza cavi originali dell’azienda di Cupertino, il che distrugge letteralmente i propositi che la legge invece vuole imporre: libertà di scelta.
Sebbene sia comprensibile che Apple voglia preservare la sicurezza del proprio dispositivo, evitando che vengano utilizzati cavi non certificati, di scarsa qualità, o peggio, modificati per utilizzare qualche exploit che mina la sicurezza del dispositivo, è comunque obbligata ad “obbedire”, tant’è che probabilmente la prossima versione del sistema operativo dovrà anche garantire la possibilità di effettuare un sideload delle app, in modo da potersi sganciare dal dominio dell’App Store, che comunque, ricordiamo, fa il 90% della sicurezza degli iPhone.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della questione.
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