Google ha di recente aggiornato Pixel Studio, la sua app per la creazione di immagini, ed ha introdotto diverse novità interessanti. Tra queste, spicca la possibilità di creare sticker personalizzati e di condividerli direttamente tramite Gboard, la tastiera di Google. Purtroppo, però, questa integrazione non sembra funzionare ancora correttamente in Italia.
Nonostante siamo riusciti ad accedere a Pixel Studio e a creare i nostri sticker, al momento non siamo in grado di visualizzare la funzione in Gboard, neanche dopo aver impostato la lingua della tastiera sull’inglese. Abbiamo provato diverse soluzioni, ma senza successo. Probabilmente si tratta di un problema ancora legato alla mancata distribuzione nel nostro paese della funzione.
Continueremo a monitorare la situazione e a fare delle prove in futuro, nella speranza di poter presto utilizzare gli sticker di Pixel Studio anche in Gboard. Nel frattempo, possiamo comunque sfruttare le altre novità introdotte dall’aggiornamento 1.4 di Pixel Studio, come la possibilità di generare sticker direttamente dall’app, i nuovi stili per le creazioni e i suggerimenti di stile che semplificano la creazione di immagini personalizzate.
Confidiamo che Google risolva presto il problema dell’integrazione con Gboard, in modo da poter sfruttare appieno le potenzialità di Pixel Studio.
AGGIORNAMENTO: Finalmente ci è comparsa la possibilità di utilizzare gli sticker su Gboard, ma le cose non sono proprio… il massimo.
Sebbene possiamo accedere alla collezione di sticker realizzati, ci sono due problemi: il primo è che per realizzarli la procedura è complicata ed inutilmente macchinosa, non si fanno direttamente in Gboard ma bisogna passare continuamente da Pixel Studio all’app di messaggistica che stiamo utilizzando al momento. Il secondo è che gli sticker, almeno per ora, non sono “compatibili” con tutte le app. Abbiamo provato su Telegram e non viene presa la trasparenza, quindi il risultato lascia molto a desiderare, dato che gli sticker sono letteralmente un’immagine a sfondo nero, brutti da vedere e poco pratici da utilizzare.
Insomma, per ora niente a che vedere con le Genmoji.
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