Pesantissima multa quella inflitta dalla La Federal Communications Commission (FCC) ai 3 principali Carrier statunitensi. In realtà gli operatori sarebbero 4 ma Sprint si è ormai fusa con T-Mobile.
La multa arriva in seguito a una lunghissima indagine (iniziata già nel 2019) e che ha “pizzicato” i 3 big delle telecomunicazioni a vendere informazioni sulla posizione in tempo reale dei dispositivi dei propri clienti.
Gli “acquirenti” erano degli aggregatori di dati di terze parti, il che ha portato a vendere i dati sulle posizioni una seconda volta a investigatori privati, cacciatori di taglie, forze dell’ordine, società di carte di credito e altro ancora.
A dirla tutta le multe erano già state date nel 2020, ma ai carrier è stata data l’opportunità di fornire prove e argomentazioni legali contro la decisione prima che le multe fossero formalmente imposte.
Evidentemente queste prove non sono arrivate e le multe sono state formalizzate. Nello specifico parliamo di 196 milioni di dollari complessivi.
La cosa ancor più allarmante, e che forse dovrebbe veramente farci riflettere, è che gli operatori hanno continuato a vendere i dati dei propri clienti anche dopo che le multe erano già state “suggerite”.
Un fattore che può solo in parte evidenziare l’importanza e il valore che certi dati possono avere per moltissime aziende.
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