Il 3 aprile, Taiwan è stata colpita dal terremoto più devastante degli ultimi 25 anni, che ha causato la morte di 9 persone e lasciando 50 dispersi.
Nonostante il fulcro del sisma si sia verificato nella parte opposta dell’isola rispetto alla sede di TSMC, la principale fabbrica di chip al mondo, l’azienda taiwanese ha dovuto evacuare i lavoratori per sicurezza, sollevando preoccupazioni riguardo a possibili carenze nell’approvvigionamento di chip per i suoi principali clienti come Apple, MediaTek, AMD e Qualcomm.
Tuttavia, poche ore dopo il disastro e dopo aver assicurato la sicurezza degli impianti, TSMC ha permesso ai lavoratori di tornare alle linee di assemblaggio.
L’azienda ha comunicato che il recupero degli strumenti nelle sue strutture produttive ha superato l’80%, specificando che i danni hanno interessato solo alcuni strumenti non critici per la produzione di chip, escludendo le costose attrezzature per la litografia ultravioletta prodotte dalla olandese ASML Holding, macchine che da sole costano fino a 150 milioni di dollari.
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