Xiaomi ha svelato un ambizioso concept di smartphone modulare pensato per gli appassionati di fotografia, caratterizzato da un modulo obiettivo magnetico che include anche il sensore della fotocamera. Un’idea senza dubbio affascinante, anche se resta da chiedersi se ha davvero un futuro nel mercato consumer.
Non è la prima volta che un’azienda tenta di rivoluzionare il settore con lenti intercambiabili sugli smartphone, Sony ci provò con il QX100, mentre Xiaomi stessa aveva già sperimentato un approccio simile con il 12S Ultra concept. Nessuno di questi tentativi però ha mai realmente preso piede, e la domanda resta: i consumatori sono davvero pronti a investire in uno smartphone con componenti modulari?
Al momento l’azienda non ha annunciato piani concreti per portare questo dispositivo sul mercato, e si è limitata a raccogliere feedback dagli utenti. Un approccio prudente, che potrebbe indicare dubbi interni sulla fattibilità del progetto. La modularità ha sempre affascinato il mondo tech, ma raramente si è tradotta in un vero successo commerciale: basti pensare ai fallimenti di progetti come Project Ara di Google o l’LG G5.
Se da un lato questo concept potrebbe attirare fotografi professionisti e content creator, dall’altro il pubblico più ampio potrebbe non essere disposto a complicarsi la vita con moduli aggiuntivi.
Xiaomi riuscirà a rompere questo schema o sarà solo un altro esperimento destinato a rimanere sulla carta?
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